Come ogni tanto succede son entrato in un periodo di librodipendenza
(una rara malattia, che fortunamente non affligge milioni di altre
persone, troppo impegnate a seguire reality, poco reality e molto
ca**te), e mi sono dedicato al meraviglioso ciclo di Frank Herbert, con
negative influenze anche su altri blog (vedi Darkness Is Art).
Messia di Dune è cronologicamente il secondo libro della saga, sono
trascorsi 12 anni dai fatti raccontati nel primo libro (Dune), e vede
Paul Atreides, mantenere il dominio su Arrakis e l'Universo intero
grazie al monopolio del melange, ma all'orizzonte i nemici del Muad'Dib
stanno tramando un complotto.
Meno d'impatto, rispetto al primo
libro, ma comunque molto interessante per i nuovi elementi presenti, che
ci permettono di conoscere maggiormente l'universo di Dune. In
particolare i Volti Danzanti Tleilaxu, esseri in grado di prendere
l'aspetto di un individuo e riprodurne anche il comportamento.
Herbert
con Dune è entrato a far parte dei classici della letteratura, proprio
per la cura dei dettagli, la particolarità e la profondità del mondo che
ha creato e sviluppato. Paragonandolo a Tolkien, spero di non fare un
torto a nessuno, perchè ognuno nel loro genere hanno saputo creare un
mondo virtuale ma estremamente credibile.
Dato i continui riferimenti ad avvenimenti accaduti in precedenza, consiglio la lettura solo dopo a quella di Dune.
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