martedì 1 marzo 2005

Messia di Dune

Come ogni tanto succede son entrato in un periodo di librodipendenza (una rara malattia, che fortunamente non affligge milioni di altre persone, troppo impegnate a seguire reality, poco reality e molto ca**te), e mi sono dedicato al meraviglioso ciclo di Frank Herbert, con negative influenze anche su altri blog (vedi Darkness Is Art).

 Messia di Dune è cronologicamente il secondo libro della saga, sono trascorsi 12 anni dai fatti raccontati nel primo libro (Dune), e vede Paul Atreides, mantenere il dominio su Arrakis e l'Universo intero grazie al monopolio del melange, ma all'orizzonte i nemici del Muad'Dib stanno tramando un complotto.

Meno d'impatto, rispetto al primo libro, ma comunque molto interessante per i nuovi elementi presenti, che ci permettono di conoscere maggiormente l'universo di Dune. In particolare i Volti Danzanti Tleilaxu, esseri in grado di prendere l'aspetto di un individuo e riprodurne anche il comportamento.

Herbert con Dune è entrato a far parte dei classici della letteratura, proprio per la cura dei dettagli, la particolarità e la profondità del mondo che ha creato e sviluppato. Paragonandolo a Tolkien, spero di non fare un torto a nessuno, perchè ognuno nel loro genere hanno saputo creare un mondo virtuale ma estremamente credibile.

Dato i continui riferimenti ad avvenimenti accaduti in precedenza, consiglio la lettura solo dopo a quella di Dune.